Categorie
Articoli recenti

No posts were found.

Max Casacci e Mario Tozzi – Earthphonia – recensione per FilmTv

Ambient, organic, environmental: per inquadrare forme musicali che si nutrono del rapporto tra l’individuo ed entità come il paesaggio o lo spazio, continuiamo a usare espressioni che, implicitamente, ne sottolineano la lateralità rispetto a una sorta di fiume maestro, governato da melodia, ritmo, armonia. E se fosse esattamente il contrario? Se l’arte – come artificio – altro non fosse che il lento processo di avvicinamento al suono primigenio della natura e persino alla nostra abilità di risuonare con essa? E se in questo antropocentrismo acustico, che non accettiamo di abbandonare, risiedesse anche la causa del nostro deflagrante conflitto con l’ambiente? È su questo solco che si muove Earthphonia di Max Casacci, nuovo punto di arrivo nel percorso di ricerca del producer e fondatore dei Subsonica nel mondo della materia che diventa musica.

Con un approccio a metà tra biologia e field recording, qui Casacci raccoglie i suoni di balene, api, rocce ed eruzioni vulcaniche in cerca di frequenze armoniche, ritmi nascosti e persino tracce di melodia organica, riducendo al minimo le manipolazioni. Il processo è illustrato in un libro da leggere contestualmente all’ascolto, tra “carte d’identità” in prima persona degli elementi naturali a cura di Mario Tozzi e interviste selezionate, da Michelangelo Pistoletto a Stefano Mancuso, già partner di Casacci nel notevole progetto Botanica con i Deproducers. Un lavoro potente sul piano divulgativo (e consigliatissimo ai docenti) e, soprattutto, emotivo: si resta travolti dalla sorpresa della netta traccia melodica di un capodoglio o dalla ritmica tribal-house che si origina dagli armonici di un masso, degna di un club berlinese. Ma non c’è nulla di fine a se stesso: da fine architetto del suono qual è, Casacci è ben attento a tendere fili drammatici in queste singolari partiture, come allerte crescenti per un grave pericolo: che la Terra taccia per sempre.