Categorie
Articoli recenti

No posts were found.

Nada live al Magnolia di Milano

Che momento, tesoro – Nada live a Circolo Magnolia, 7.4.2019 – recensione e scaletta

Chi ha rincorso Nada almeno una volta lungo la Penisola in questi ultimi vent’anni di miracolosa carriera da sacerdotessa alternative sa quanto un suo live possa essere emotivamente spiazzante, per l’energia infusa, il senso di sacralità laica che fa vibrare la performance, quella perversa sensazione di disturbo causata dall’osservare quegli sprovveduti che, puntualmente, la seguono convinti di ottenere il consueto mazzolino di evergreen, e invece si ritrovano davanti un rito pagano di monodie spettrali e versi sanguigni.

Ebbene: chi si è quasi abituato a questa Nada – io! – non potrebbe negare quanto in questo tour di È un momento difficile, tesoro la Malanima sia apparsa attraversata da una serenità contagiosa, come se pur affezionata a ogni canzone di questo suo percorso più recente, dovesse tenere particolarmente a questa decina di canzoni in bilico tra rassegnazione, speranza, delusione e inquietudine.

E poi c’è che a Milano Nada è al Circolo Magnolia, non in un teatro qualsiasi: è il tempio alt per eccellenza ed è sold out, e ciò sembra darle una gioia pura, mentre si diverte, provoca, spiazza con piccoli monologhi tra un brano e l’altro, gesticola, sorride, gioca. E intanto si aggira tra le superfici ruvide di un album dal suono diretto e caldo, che porta il segno tangibile del ritorno alla produzione di John Parish e che la band restituisce con partecipazione ed essenzialità, dando l’idea di mettere una profonda attenzione a ogni angolo armonico e al suo dialogo con il timbro liturgico della nostra.

Insieme alle canzoni di È un momento difficile, tesoro (di grande presa emotiva, in particolare, il blues di Stasera non piove e il raschio grunge di Dove sono i tuoi occhi), la scaletta fa una selezione dal passato essenziale e sufficientemente insolita da stimolare la curiosità dei fan ricorrenti. Da quel Dove sei sei (1999) che aveva scritto il primo capitolo di questa nuova grande storia musicale, oltre all’immancabile Guardami negli occhi, viene ripescata Correre bellissima, ferrettiana, con una coda strumentale di grande respiro – così come è un privilegio ascoltare dal vivo Piantagioni di ossa, spettrale canzone d’amore assoluto, che chiudeva Vamp (2011).

Prima della triade dei bis eseguiti con generosità e un palese tocco ironico – Ti stringerò, Ma che freddo fa e Amore disperato – c’è tempo per l’emozione più forte, quella O madre che aggiorna il dialogo misterioso con la figura materna intessuto da Nada lungo tutto il suo percorso, la visione di un simbolico rientro dentro il grembo materno a 15 anni da quella Madre tanto rabbiosa e struggente da essere ‘nascosta’ in una ghost track di Tutto l’amore che mi manca. “Il silenzio è tanto, ma tu sei la forza / Che rapisce questa mia debolezza”: chissà che sia qui dentro il segreto di questo senso di abbagliante pace, che in ogni suo canto il concerto sprigiona.

Scaletta

Un angelo caduto dal cielo
Disgregata
Stasera non piove
Guardami negli occhi
Luna in piena
Correre
Senza un perché
Lavori in corso
È un momento difficile, tesoro
Piantagioni di ossa
O madre
Macchine viaggianti
Dove sono i tuoi occhi

1° bis: Ti stringerò
2° bis: Amore disperato
3° bis: Ma che freddo fa

Segui Unadimille:

su Facebook

su Instagram