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Ieri l’altro

da Stanza singola, Bomba Dischi, 2019

Possibilmente ancora più mesta di “Frigobar”, “Ieri l’altro” rafforza quella che finora era sembrata solo un’ipotesi, almeno fino a che Stanza singola non sarà disponibile per intero, e cioè che l’idea di canzone che ha in testa Franco126 sia introversa, profondamente malinconica, oscura in un senso quasi classicista, lì dove Carl Brave è (o meglio, è stato, è il caso di dire, visto che il duo è ufficialmente entrato in una fase di standby che sembra piuttosto granitica) quello finora ha giocato di ironie leggere, pesi smorzati e luce fatta filtrare con garbo tra i piccoli orrori del vivere. Se“Frigobar” (finita anche nella nostra Top 40 del 2018) è un pezzo a predominanza di immagini, vagamente cinematografico, “Ieri l’altro” è intimista fin dal suo midollo musicale: zero ritmica, coloriture aggiuntive essenziali (una tromba sullo sfondo), al centro solo una chitarra funesta (suonata da Giorgio Poi) impegnata in arpeggi cristallini dispersi in un mare di vuoto. La produzione, sempre di Ceri, gioca di una sottrazione talmente lucida che pare di sentir rifiatare il mito delle ballatone tristi alla Sinigallia/Tiromancino. La voce è rigorosamente sdoppiata, come se avesse orrore di restare da sola; o, forse, come se Franco cantasse con se stesso per fingere di cantare con un’altra figura, a noi sconosciuta, protagonista dell’intero testo. Non è più tempo di gang da ritrovare ogni sera a condividere solo guai: “Ieri l’altro” è l’elegia per un tempo bellissimo ormai tramontato, passato per strada “a fare le ore piccole per sentirci grandi”, oggi rievocato da un punto di vista di profonda solitudine, nella forma di una lettera al compagno di avventure perduto per le fatalità della vita, immersa in un tono accorato, affranto e dimesso (come lo era “Se tornerai” degli 883, un bel calco di questo brano): “E se passo in quella via / Sai, guardo ancora in su / E mi aspetto che ti affacci / Un fischio e scendi giù / E certe cose, no, non so spiegarle / E forse Dio era girato di spalle”.

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